INTRECCI d'arte https://intreccidarte.unibo.it/ <p><strong>INTRECCI d'arte – ISSN 2240-7251</strong> è una rivista ad accesso aperto che si avvale di molteplici competenze interdisciplinari finalizzate alla conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Intende offrire agli studiosi uno spazio di confronto e di approfondimento sui temi della storia dell’arte in età medievale e moderna (secoli V-XVIII), alla luce delle più aggiornate metodologie.</p> Dipartimento delle Arti - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna it-IT INTRECCI d'arte 2240-7251 <p>I diritti d'autore di tutti i testi nella rivista appartengono ai rispettivi autori senza restrizioni.</p> <div><a href="http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/" rel="license"><img src="https://licensebuttons.net/l/by/4.0/88x31.png" alt="Creative Commons License" /></a></div> <p>La rivista è rilasciata sotto una licenza <a href="https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/" rel="license">Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale</a> (<a href="http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/legalcode">codice legale completo</a>). <br />Vedere inoltre la nostra <a href="https://intreccidarte.unibo.it/about#openAccessPolicy">Open Access Policy</a>.</p> <p>Gli autori mantengono la responsabilità del testo e delle immagini. Le immagini e le fotografie possono avere licenze differenti.</p> <p>L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.</p> <h4 id="metadata">Metadati</h4> <div><a href="https://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/" rel="license"> <img style="border-style: none;" src="https://licensebuttons.net/p/zero/1.0/88x31.png" alt="CC0" /> </a></div> <p>Tutti i metadati dei materiali pubblicati sono rilasciati in pubblico dominio e possono essere utilizzati da ognuno per qualsiasi scopo. Questi includono i riferimenti bibliografici.</p> <p>I metadati – riferimenti bibliografici inclusi – possono essere riutilizzati in qualsiasi formato senza ulteriori autorizzazioni, incluso per scopo di lucro. Chiediamo cortesemente agli utenti di includere un collegamento ai metadati originali.</p> Con destino a Cartagena de Indias: mapa de ruta de un retablo sevillano pintado por Hernando de Esturmio (1550) https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18927 <p>El hallazgo de un documento inédito en el Archivo de Protocolos Notariales de Sevilla permite conocer el primer retablo que se comisionó para la primitiva catedral de Cartagena de Indias, el cual fue encargado por Jorge de Quintanilla al entallador Bartolomé de Ortega, al pintor Hernando de Esturmio y al dorador Andrés Morín. Quintanilla precisó una iconografía muy concreta para la tabla principal de <em>Santa Catalina</em>, lo cual pudo estar determinado por sus propias circunstancias y por el lugar al que iría destinado un retablo que se presenta, a su vez, como otro ejemplo de la circulación de imágenes tan fértil que se produjo entre Sevilla y el Nuevo Mundo a lo largo del siglo XVI.</p> Elena Escuredo Copyright (c) 2023 Elena Escuredo https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-16 2024-01-16 12 23 40 10.6092/issn.2240-7251/18927 Da Camerino al Vicereame del Perù. Nuovi contributi allo studio del pittore gesuita Democrito Bernardo Bitti https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18926 <p>Il saggio presenta i risultati della ricerca sugli anni giovanili del pittore gesuita Democrito Bernardo Bitti (Camerino, 1548-Lima, 1610), attivo nel Vicereame del Perù dal 1575 fino alla morte, e riconosciuto, dalla storiografia sudamericana, come uno dei padri fondatori della pittura coloniale. Attraverso l’analisi della ricca e inedita documentazione archivistica, custodita nella città di Camerino, si ricostruisce il contesto storico di provenienza del pittore, avanzando inoltre nuove proposte sulla sua formazione marchigiana, successivamente forgiata dal quinquennale soggiorno romano dell’autore. Il bagaglio di riferimenti visuali e devozionali messo assieme da Bitti nelle Marche e a Roma, in cui spicca il nome di Federico Zuccari, costituì la base delle produzioni peruviane del pittore camerte.</p> Elena Amerio Copyright (c) 2023 Elena Amerio https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-16 2024-01-16 12 41 65 10.6092/issn.2240-7251/18926 Borderless Creativity? A New Perspective on Netherlandish Artists in Early Modern Spanish Naples https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18928 <p>I biografi degli artisti attivi tra Seicento e Settecento hanno documentato la mobilità degli artisti nederlandesi della prima età moderna. Eppure, la ricerca sulla circolazione degli artisti olandesi e fiamminghi non ha finora colto appieno il significato di tale aspetto essenziale della loro attività. L’articolo presenta un nuovo approccio alla mobilità artistica, applicando l’interpretazione dell’opera d’arte, offerta da Michael Baxandall, quale “soluzione ad un problema”, ad una selezione di dipinti e disegni eseguiti da artisti nordici nella Napoli del tardo Cinquecento e del Seicento. Attraverso l’analisi dell’abilità di affrontare le sfide, connesse alla loro condizione di artisti “forestieri” nel Viceregno di Napoli, lo studio apre ad una nuova prospettiva sulla loro creatività.</p> Marije Osnabrugge Copyright (c) 2023 Marije Osnabrugge https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-16 2024-01-16 12 67 83 10.6092/issn.2240-7251/18928 Immagini mariane in viaggio. La Madonna di Trapani tra Sicilia Spagnola, Cattolicesimo globale e aspirazioni imperiali https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18929 <p>Nel XII secolo, una statua di marmo della Vergine Maria arrivò miracolosamente nella città portuale siciliana di Trapani, guadagnando la venerazione di tutto il mondo cattolico. Il conseguente pellegrinaggio portò alla diffusione di piccole repliche in alabastro della venerata Madonna. Questo articolo esamina le traiettorie mitiche e effettive della Madonna di Trapani e delle sue copie nel Mediterraneo. Delinea inoltre la fusione strategica di narrazioni leggendarie e mobilità tangibile, impiegata da viceré, ordini religiosi e viaggiatori, per espandere e consolidare l’influenza della Chiesa cattolica e della Corona spagnola durante la Controriforma.</p> Nora Guggenbühler Copyright (c) 2023 Nora Guggenbühler https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-16 2024-01-16 12 87 109 10.6092/issn.2240-7251/18929 Conforme al prototipo: La Virgen de Copacabana y sus copias, entre el lago Titicaca y Madrid https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18930 <p>Este artículo examina la difusión de la representación de la imagen de la Virgen de Copacabana, una figura mariana prominente en el altiplano andino a orillas del lago Titicaca. A través de la revisión de diferentes obras, en un itinerario que va desde los Andes hasta Madrid, el análisis se fundamenta en la ponderación de las obras, crónicas coloniales y estudios especializados que abordan diferentes aspectos de la difusión de las imágenes de Copacabana. Asimismo, el texto trata el tema de la autoría colectiva en los Andes y el valor simbólico que se despliega en la producción de copias conformes al prototipo original de Copacabana.</p> Lucía Querejazu Escobari Copyright (c) 2023 Lucía Querejazu Escobari https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-16 2024-01-16 12 111 133 10.6092/issn.2240-7251/18930 Capua and Tzintzuntzán: Negotiating Privileges, Writing Histories, Moving Stones in the 16th-Century Spanish Empire https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18931 <p>L’articolo tratta in parallelo le città di Capua in Italia meridionale e Tzintzuntzán in Messico con l’obiettivo di dimostrare come, all’interno del sistema policentrico della monarchia iberica, le élites locali sui due lati del pianeta, trovandosi di fronte alla privazione dei propri privilegi e al pericolo di perdere la propria memoria storica racchiusa in monumenti del passato, e di smarrire la propria identità locale all’interno di un impero planetario, reagirono con la stessa procedura amministrativa (petizioni), e con gli stessi strumenti culturali. Tali azioni compresero la compilazione di storie locali, il trasferimento di <em>spolia</em> e la costruzione di nuovi edifici che riutilizzavano tali pietre “antiche”.</p> Bianca de Divitiis Copyright (c) 2023 Bianca de Divitiis https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-16 2024-01-16 12 135 159 10.6092/issn.2240-7251/18931 Crosscurrents between Italy and Spain: Bishop Álvaro de Mendoza, and the Role Played by Status and Piety in his Political, Ecclesiastical and Family Networks https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18932 <p>Per quanto riguarda la diffusione del Rinascimento italiano nella penisola iberica, la figura, finora poco considerata, di Álvaro de Mendoza, vescovo di Ávila e poi di Palencia, è cruciale. Questo articolo esplorerà come Mendoza abbia consolidato le sue molteplici identità ecclesiastiche in Spagna, attraverso i legami con Roma, traendo vantaggio, in primo luogo, dal suo essere cognato del potente segretario imperiale, Francisco de los Cobos y Molina. Mendoza ebbe un ruolo fondamentale, non solo nella disseminazione artistica, ma anche nel rinnovamento spirituale della monarchia spagnola post-tridentina, dove fu figura chiave nel promuovere per primo la carriera di Santa Teresa d'Ávila.</p> Piers Baker-Bates Copyright (c) 2023 Piers Baker-Bates https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-16 2024-01-16 12 163 186 10.6092/issn.2240-7251/18932 «For there is no power but of God»: Diptych of Philip II and Christ (1568) and Habsburg Printed Propaganda https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18934 <p>L’articolo esamina una delle poche stampe che sostengono la causa degli Asburgo spagnoli durante i primi anni della Guerra degli Ottant’anni: il <em>Dittico con Cristo e Filippo II</em> (1568), inciso da Johannes Wierix. Considerato che le stampe erano impiegate con molta meno frequenza dal partito realista, al fine di distribuire idee circa la propaganda spagnola nei Paesi Bassi, la presente incisione offre una visione singolare di quanto il mezzo grafico consentisse di diffondere. Esaminata nel quadro dell’iconoclastia divampata al tempo, l’incisione si fa carico di dispiegare una polisemica argomentazione: il patrocinio garantito dallo stesso Filippo II e dagli oggetti devozionali a lui connessi, come pure la sacralità del sovrano e la sua missione di preservare la fede cattolica.</p> Rachel Wise Copyright (c) 2023 Rachel Wise https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-16 2024-01-16 12 187 202 10.6092/issn.2240-7251/18934 A Question of Morals: Philip II and Achille Bocchi in a Roman Engraving (1588) https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18935 <p style="font-weight: 400;">L’articolo analizza l’incisione raffigurante Filippo II di Spagna, pubblicata a Roma nel 1588, da Marcello Clodio. Il ritratto si basa sul famoso ritratto eseguito da Sofonisba Anguissola per mezzo della copia di Alonso Sánchez Coello a Firenze. L’incisione romana offre un raro esempio di un dipinto spagnolo tradotto in una stampa italiana. La cornice istoriata che circonda il ritratto, composta da emblemi appartenenti alle <em>Symbolicae Quaestiones </em>(Bologna, 1555) di Achille Bocchi, rappresenta il più significativo riuso degli emblemi bocchiani da parte di un artisto contemporaneo. La inusuale cornice è interpretata come una tattica rappresentazione del polarizzante sovrano spagnolo.</p> Emily Monty Copyright (c) 2023 Emily Monty https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-01-16 2024-01-16 12 203 222 10.6092/issn.2240-7251/18935 «Non sufficit orbis». Immaginari mobili, cattolicesimo globale e propaganda imperiale nei mondi dilatati degli Asburgo nella prima età moderna https://intreccidarte.unibo.it/article/view/18925 <p>Con Filippo II, l’impero degli Asburgo ha estensione planetaria, una complessa confederazione al di là dell’Atlantico e zone ad alta tensione in Europa. La Monarchia cattolica è percorsa da pittori viaggiatori e ordini missionari e connessa da immagini e culti che rinsaldano geografie differenti (Vicereami della Nuova Spagna e del Perù, Mediterraneo e Italia Spagnola, Paesi Bassi Spagnoli e Penisola Iberica). Circolazione di modelli e promozione di idee (volte all’evangelizzazione universale e ad un imperialismo pervasivo), come il successo di categorie quali il Rinascimento Globale, spingono a concepire l’impero in maniera totalizzante, policentrica, o persino a-centrica. L’articolo discute materiali e approcci interpretativi, riconoscendo la specificità dei contesti e dei protagonisti.</p> Maria Vittoria Spissu Copyright (c) 2023 Maria Vittoria Spissu https://creativecommons.org/licenses/by/4.0 2024-03-14 2024-03-14 12 9 19 10.6092/issn.2240-7251/18925