Mind the gap. Cartografie urbane di luoghi dimenticati

Autori

  • Claudia D'Angelo

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/4583

Parole chiave:

situazionismo, Robert Smithson, On Kawara, Jeremy Wood, cartografia cognitiva, Henri Lefebvre

Abstract

Il saggio si propone di approfondire i lavori degli artisti che, a partire dalla fine degli anni ’60, si sono confrontati con la cartografia come mezzo per esperire la realtà. Sulla scorta del concetto di «cartografia cognitiva» sviluppata da Henri Lefebvre (1901-1991) in seno alla più ampia Critica della vita quotidiana e del rivoluzionario Urbanisme unitaire teorizzato dai Situazionisti, un consistente numero di artisti ha scelto la mappatura - sia essa fisica o mentale - come mezzo di interazione e di azione sul contesto urbano. Sintetizzando performance e riflessione concettuale, artisti come Robert Smithson (1938), On Kawara (1933) e Jeremy Wood (1976) hanno saputo ‘misurare’ l’ambiente urbano indagandone gli spazi al di fuori dei consueti circuiti quotidiani e per questo ‘dimenticati’.

Downloads

Pubblicato

2014-12-15

Come citare

D’Angelo, C. (2014). Mind the gap. Cartografie urbane di luoghi dimenticati. INTRECCI d’arte, 3(3). https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/4583

Fascicolo

Sezione

Articoli