Parentino a New York. Un antefatto del Polifilo
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https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/10143Parole chiave:
Bernardino da Parenzo, Bernardo Parentino, Hypnerotomachia Poliphili, Polifilo, dio ambiguo, umanesimo, TempoAbstract
L'articolo prende in esame un disegno di Bernardino da Parenzo, la Scena all'antica (il cosiddetto Trionfo di Giove) conservata alla Pierpont Morgan Library di New York e il suo rapporto con una xilografia della Hypnerotomachia Poliphili. Dopo una revisione critica rivolta specialmente alla cronologia di alcune opere del corpus grafico parentiniano, il soggetto dell'opera newyorchese è studiato a partire dal dettaglio della figura alata che reca un cartiglio con la singolare dedica «al dio ambiguo». Formulando possibili ipotesi di identificazione, nessuna delle quali pienamente convincente, si giunge a concludere che il foglio è un Trionfo del dio ambiguo, o dell'Ambiguità, la cui valenza assumeva certo un segno positivo nel contesto culturale dei collezionisti-antiquari padani per i quali il disegno poteva essere stato realizzato. La stessa iscrizione rivolta al dio ambiguo compare anche in una xilografia della Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna (Aldo Manuzio, Venezia 1499). Parentino era artista noto nell'ambiente tipografico veneziano, e, negli anni immediatamente precedenti alla pubblicazione del romanzo, lavorava per i monaci di Santa Giustina, committenti anche di Benedetto Bordon, principale illustratore dell'opera di Colonna. Non è azzardato pensare che composizioni di quel genere potessero essere note a Colonna e innescassero la sua fantasia ricreativa, che si esercita sull'antichità come su opere recenti, in quel contesto di temporalità 'anacronica' e di rapporto con le fonti a cui è dedicata la conclusione del contributo.Downloads
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