Cristo e la Samaritana: un dipinto smembrato di Stefano Torelli e l’art de plaire di Étienne-Maurice Falconet alla corte dell’imperatrice Caterina II di Russia

Autori

  • Irene Graziani

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/10149

Parole chiave:

Stefano Torelli, Étienne-Maurice Falconet, Caterina II di Russia, arte e cosmopolitismo, arte nelle corti, gusto francese nelle corti d'Europa

Abstract

Una fotografia conservata presso la Fondazione Federico Zeri documenta un dipinto di Stefano Torelli con Cristo e la Samaritana, firmato e datato 1774, fino ad oggi noto solo nel frammento della figura di Gesù (mercato dell'antiquariato, 1992): il rinvenimento offre lo spunto per un approfondimento relativo alla tarda produzione del pittore bolognese, che ne rivela gli interessi volti alla cultura artistica della Francia di Luigi XV, rafforzatisi durante il lungo periodo di carriera trascorso alla corte di Caterina II di Russia. L'arrivo nel 1766 a San Pietroburgo di Étienne-Maurice Falconet risveglia l'attrazione di Torelli per la seduttiva art de plaire messa a punto a Parigi dal grande scultore, già collaboratore a Sèvres di François Boucher, il «pittore delle grazie».

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Pubblicato

2019-12-13

Come citare

Graziani, I. (2019). Cristo e la Samaritana: un dipinto smembrato di Stefano Torelli e l’art de plaire di Étienne-Maurice Falconet alla corte dell’imperatrice Caterina II di Russia. INTRECCI d’arte, 8(8), 107–114. https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/10149

Fascicolo

Sezione

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