La crisi della «gran macchia»: il Guercino di Bigongiari

Autori

  • Daniele Benati Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/16218

Parole chiave:

Piero Bigongiari, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Storia della critica artistica, Arte barocca, Pittura ed emozione

Abstract

Il saggio prende in esame il pensiero del poeta e critico letterario Piero Bigongiari (Navacchio, Pisa, 1914 - Firenze, 1997) riguardo il percorso del Guercino. Opponendosi alla lettura tradizionale, che individua due fasi distinte entro il percorso dell’artista, Bigongiari ne sostiene l’interna coerenza alla luce del progressivo raffreddamento della «macchia», un espediente che il Guercino aveva adottato sull’esempio di Ludovico Carracci caricandolo di un significato emozionale. Prosciugandosi, la macchia non perde però il suo potenziale espressivo, ma anzi si carica di contenuti irriflessi e inconsci. L’esempio del Guercino serve a Bigongiari per affrontare criticamente l’attività di alcuni protagonisti della pittura barocca a Firenze, alla quale egli ha dedicato la maggior parte delle sue riflessioni in campo artistico.

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Pubblicato

2023-01-18

Come citare

Benati, D. (2022). La crisi della «gran macchia»: il Guercino di Bigongiari. INTRECCI d’arte, 11(11), 77–90. https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/16218

Fascicolo

Sezione

Articoli