Capua and Tzintzuntzán: Negotiating Privileges, Writing Histories, Moving Stones in the 16th-Century Spanish Empire

Autori

  • Bianca de Divitiis Università degli studi di Napoli Federico II

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/18931

Parole chiave:

Petizioni, reimpiego, spolia, nuove antichità, lealtà, riconoscimento, identità locali

Abstract

L’articolo tratta in parallelo le città di Capua in Italia meridionale e Tzintzuntzán in Messico con l’obiettivo di dimostrare come, all’interno del sistema policentrico della monarchia iberica, le élites locali sui due lati del pianeta, trovandosi di fronte alla privazione dei propri privilegi e al pericolo di perdere la propria memoria storica racchiusa in monumenti del passato, e di smarrire la propria identità locale all’interno di un impero planetario, reagirono con la stessa procedura amministrativa (petizioni), e con gli stessi strumenti culturali. Tali azioni compresero la compilazione di storie locali, il trasferimento di spolia e la costruzione di nuovi edifici che riutilizzavano tali pietre “antiche”.

Downloads

Pubblicato

2024-01-16

Come citare

de Divitiis, B. (2023). Capua and Tzintzuntzán: Negotiating Privileges, Writing Histories, Moving Stones in the 16th-Century Spanish Empire. INTRECCI d’arte, 12(12), 135–159. https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/18931