Mimmo Paladino: every realization is imperfection

Abstract

L’installazione site-specific realizzata da Mimmo Paladino per Piazza Santa Croce a Firenze nel 2012 rappresenta la testimonianza di una possibile relazione tra spazio urbano e simboli sacri.
Il lavoro, commissionato da Florens 2012, Biennale Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, consiste in una croce monumentale realizzata con blocchi di marmo di Carrara di varie forme, dimensione e colore collocati di fronte la magnifica cattedrale francescana. Mimmo Paladino, grazie a questa installazione urbana, testimonia i limiti e le possibilità di comunicazione attraverso simboli e immagini dell’arte contemporanea, esplorando la vitalità di archetipi figurativi, includendo quelli cristiani. “Le pietre” – racconta l’artista – “arrivano da Carrara così come sono state cavate. Alcune porteranno incisioni e segni, altre diventeranno una sorta di base per tre sculture in metallo: un cerchio e una stella, ovvero due dei mazzocchi studiati da Paolo Uccello, e una stele antropomorfa che si pone in dialogo con la statua di Dante. Il passante non potrà avvertire con un colpo d’occhio la forma nella sua interezza: per scoprirla dovrà accostarla e attraversarla”.
Si tratta di un lavoro arcaico che cambia la percezione della piazza: suggerisce e richiede nuove prospettive, bilancia lo spazio invitando lo spettatore a prendere parte e a esperire un nuovo spazio urbano, un nuovo cantiere Rinascimentale.
Il simbolo della croce, nella prospettiva dell’artista, è un segno antico con un significato ortodosso. Si tratta della croce di Gesù, un segno antico e moderno che riscrive e genera un nuovo spazio pubblico, come la piazza, luogo della vita civile.