La funzione didattica della monografia d’artista
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/7547Parole chiave:
Monografia, Metodologia, Storia dell'arte, Storia della critica d'arteAbstract
Nell'ultimo decennio il dibattito europeo sul “ruolo” e sul “futuro” della monografia nell’ambito delle scienze umanistiche, e in particolare in quello della storia dell'arte, si è ampiamente riacceso, sia con la divulgazione di studi e ricerche che con la realizzazione di convegni internazionali appositamente dedicati alla questione. Sebbene siano emerse opinioni e posizioni tutt'altro che omogenee in merito, i diversi studiosi che hanno focalizzato la loro attenzione su tale questione, sembrano tuttavia concordare su due aspetti, entrambi strettamente connessi al ruolo svolto dalla monografia nel processo formativo dello storico dell'arte.
Fortemente accettata è in primo luogo l'idea secondo la quale una più alta trasmissione del sapere è favorita da una formazione accademica che non verte esclusivamente su un insegnamento manualistico, ma che ad esso affianchi uno studio di testi monografici. Altrettanto condivisa è inoltre la teoria secondo cui la scelta metodologica di ricorrere per gli elaborati finali (tesi di dottorato o tesi di laurea) ad un approccio monografico, a discapito di quello comparativo, consente una maggiore acquisizione delle necessarie e specifiche competenze richieste nel campo della storia dell'arte.
Il presente studio intende indagare questo secondo aspetto, entrando nel merito delle monografia d'artista. L'obiettivo è di mostrare che la monografia d'artista, in virtù della sua struttura tripartita (saggio critico/biografia/catalogo ragionato) e della sua funzione prosopopeica, resta ancora uno “strumento indispensabile” – riprendendo il titolo del saggio di Pierre Rosemberg - nel percorso formativo del “futuro storico dell'arte”.
Downloads
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Copyright (c) 2017 Vincenzo Paudice
I diritti d'autore di tutti i testi nella rivista appartengono ai rispettivi autori senza restrizioni.
La rivista è rilasciata sotto una licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (codice legale completo).
Vedere inoltre la nostra Open Access Policy.
Gli autori mantengono la responsabilità del testo e delle immagini. Le immagini e le fotografie possono avere licenze differenti.
L’editore è a disposizione degli eventuali proprietari dei diritti sulle immagini riprodotte nel caso non si fosse riusciti a reperirli per chiedere la debita autorizzazione.
Metadati
Tutti i metadati dei materiali pubblicati sono rilasciati in pubblico dominio e possono essere utilizzati da ognuno per qualsiasi scopo. Questi includono i riferimenti bibliografici.
I metadati – riferimenti bibliografici inclusi – possono essere riutilizzati in qualsiasi formato senza ulteriori autorizzazioni, incluso per scopo di lucro. Chiediamo cortesemente agli utenti di includere un collegamento ai metadati originali.