Le collezioni nelle ville fuori città: gusto e scelte allestitive oltre le mura

Autori

  • Cecilia Vicentini

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/8248

Parole chiave:

Collezionismo, allestimenti, ville fuori le mura, Ferrara, Seicento

Abstract

Il contributo si propone di indagare un fenomeno poco studiato nell’ambito delle ricerche, avviate in tempi relativamente recenti, sul collezionismo privato a Ferrara, ossia l’allestimento delle raccolte artistiche riservate alle dimore extraurbane. Mentre cioè nei grandi palazzi cittadini sono documentate ricche quadrerie con particolari caratteristiche, soprattutto serie di ritratti dei duchi estensi o di membri delle nobili casate con funzione di rappresentanza, nelle residenze del contado si riscontrano certe categorie di dipinti benchè spesso si tratti di disposizioni poco consapevoli che esulano dalla comprensione della quadreria come un organismo unitario e coeso. Partendo da una dicotomia assai diffusa, ma nel contesto ferrarese ben radicata grazie all’emulazione del modello estense delle delizie, quella fra palazzo di città e villa fuori le mura si esplica nelle linee di una fruizione artistica assai differente e di una peculiare cultura materiale. Dalle serie di belle, alle diffuse serie di Sibille nei camerini loro dedicati le dimore extraurbane del ferrarese si qualificano come luoghi allestiti soprattutto per le più assidue presenze femminili in cui rivivono le principali passioni della nobiltà locale fra le quali la musica ed il teatro.

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Pubblicato

2018-06-12

Come citare

Vicentini, C. (2018). Le collezioni nelle ville fuori città: gusto e scelte allestitive oltre le mura. INTRECCI d’arte, 7(3). https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/8248