Archivio Daolio: testimonianza di un percorso critico

Autori

  • Davide Da Pieve
  • Lara De Lena
  • Caterina Sinigaglia

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/8259

Parole chiave:

Roberto Daolio, curatela, critica, archivio

Abstract

Nel 2013 Roberto Daolio, critico e curatore, figura di rilievo nel panorama dell’arte contemporanea italiana è scomparso. Gli eredi, Antonio Pascarella e Stefano Daolio, hanno deciso di donare al MAMbo le opere d’arte di sua proprietà, raccolte nel corso di oltre trent’anni dai vari artisti che hanno incrociato con lui il proprio percorso professionale (e spesso affettivo). Questo testo è una breve analisi delle metodologie adottate e delle problematiche incontrate nello studio di questa collezione nonché di tutte le testimonianze e i documenti che l’hanno accompagnata nel corso della sua acquisizione. Affrontare il problema dell’analisi, conservazione e dell’esposizione di una collezione così particolare è stato per l’intero gruppo di studio un’occasione unica per integrare nuovi aspetti nelle modalità che solitamente caratterizzano le acquisizioni. Per quanto profondamente differenti in qualità, genere, formato, supporto, ogni opera e ogni documento in archivio hanno un comun denominatore, Roberto Daolio, che attraverso questa collezione costituisce delle fonti per una nuova narrazione della storia dell’arte del nostro passato più recente.

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Pubblicato

2018-06-12

Come citare

Da Pieve, D., De Lena, L., & Sinigaglia, C. (2018). Archivio Daolio: testimonianza di un percorso critico. INTRECCI d’arte, 7(3). https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/8259