Supino a Pisa: la fotografia tra «Archivio Storico dell’Arte», il Pergamo di Giovanni e il Museo civico

Autori

  • Antonella Gioli Università di Pisa

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/8604

Parole chiave:

Igino Benvenuto Supino, Giovanni Pisano, Enrico Van Lint, Alinari, Archivio Storico dell’Arte, Museo civico di Pisa, fotografia, restauro

Abstract

A Pisa, tra 1891 e 1896, Supino intraprende con decisione la strada della ricerca storico-artistica e della tutela del patrimonio: già con il suo primo saggio Il Pergamo di Giovanni Pisano nel Duomo di Pisa, pubblicato nel 1892 su «Archivio Storico dell’Arte», interviene con forza nel dibattito sulla ricomposizione del pergamo sulla base del modello ligneo di Giuseppe Fontana. Tale saggio viene qui analizzato, anche tramite una lettera di Supino al direttore della rivista Domenico Gnoli, in particolare nel suo apparato fotografico: origine, costruzione, elaborazione, funzione di uno strumento che per Supino è già di studio, documentazione, argomentazione. Le fotografie del modello ligneo di Fontana e delle sculture del pulpito vengono quindi “seguite” dall’esposizione dei pezzi nel Museo civico aperto nel 1893 da Supino, attraverso il suo saggio Giovanni Pisano del 1895 sempre in «Archivio Storico dell’Arte», fino al volume Arte Pisana edito da Alinari nel 1904.

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Pubblicato

2018-10-09

Come citare

Gioli, A. (2018). Supino a Pisa: la fotografia tra «Archivio Storico dell’Arte», il Pergamo di Giovanni e il Museo civico. INTRECCI d’arte, 7(4), 11–35. https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/8604