Il fondo Supino oggi. Prospettive di ricerca a partire dalle testimonianze fotografiche di scultura pisana del Trecento di Alinari e Ammagliati

Autori

  • Giulia Calanna Università di Bologna

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/8610

Parole chiave:

Igino Benvenuto Supino, fotografia, archivio, storia dell’arte, Pisa, Museo Nazionale del Bargello, Alinari, Pietro Ammagliati

Abstract

Questo contributo è incentrato sul fondo fotografico appartenuto a Igino Benvenuto Supino, di oltre 8.000 unità, conservato a Bologna nella Fototeca del Dipartimento delle Arti a lui intitolata. Con questo intervento si vuole illustrare il contenuto e la storia del suo fondo, donato all’Università di Bologna dagli eredi all’inizio degli anni Cinquanta, nonché il ruolo di Supino nella creazione e nell’accrescimento della Fototeca universitaria. L’attenzione di Supino nei confronti della documentazione fotografica a supporto della didattica e della ricerca storico-artistica contraddistingue il suo magistero all’Università di Bologna. Qui si presentano le fotografie del fondo relative alla scultura pisana del Trecento e alle opere d’arte del Museo del Bargello di Firenze, che testimoniano la collaborazione di Supino con i fotografi Alinari e con Pietro Ammagliati, operatore pisano specializzato nella riproduzione di opere d’arte.

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Pubblicato

2018-10-09

Come citare

Calanna, G. (2018). Il fondo Supino oggi. Prospettive di ricerca a partire dalle testimonianze fotografiche di scultura pisana del Trecento di Alinari e Ammagliati. INTRECCI d’arte, 7(4), 102–121. https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/8610