‘Cloistered’ Gratians: Early Illuminated Manuscripts of the Decretum Gratiani within Communities of Regulars

Gianluca del Monaco

doi:10.6092/issn.2240-7251/20697

Autori

Gianluca del Monaco Università di Bologna
Gianluca del Monaco è ricercatore a tempo determinato tipo b) (senior) in Storia dell’arte medievale (ARTE-01/A) dal 9 settembre 2022 presso il Dipartimento delle Arti (DAR) dell’Università di Bologna, dove è titolare d’insegnamenti nel proprio settore scientifico-disciplinare per la laurea triennale, magistrale, il percorso di formazione iniziale per la scuola secondaria in Arte e immagine (A001) e la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici. È responsabile dell’unità di ricerca locale del PRIN 2022 PNRR “Animals and Plants in North Italian Sculpture, Painting and Manuscript Illumination between the 14th and 17th Centuries: Case Studies and a Database”. Dopo aver conseguito il Dottorato di ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università di Bologna (2012), è stato borsista della Fondazione Roberto Longhi di Firenze (2012-2013) e assegnista di ricerca presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna (2015-2018). È stato inoltre titolare di una Getty/ACLS Postdoctoral Fellowship in the History of Art (2018-2019). Ha in passato svolto incarichi d’insegnamento universitario principalmente nell’ambito della Storia dell’arte medievale (L-ART/01) e della Storia della critica d’arte (L-ART/04) presso le Università di Bologna e Udine. I suoi interessi di ricerca riguardano la pittura e la miniatura a Bologna e in Emilia in età romanica e gotica, oltre che la decorazione nei manoscritti giuridici di area italiana a partire dal XII secolo. È membro fondatore del gruppo di ricerca internazionale “IUS ILLUMINATUM” e socio della CUNSTA e della Società Internazionale di Storia della Miniatura. Fa parte della redazione della rivista scientifica open access Intrecci d’Arte. È intervenuto in qualità di relatore a numerosi convegni internazionali (es. Annual Saint Louis Conference on Manuscript Studies, International Medieval Congress a Leeds, International Congress on Medieval Studies a Kalamazoo, Medieval Europe in Motion a Lisbona) e ha pubblicato diversi contributi in riviste (es. Arte a Bologna, Arte Cristiana, Clio@Themis, Convivium, Paragone, Predella, Rivista di Storia della Miniatura, Storia della Critica d’Arte) e volumi collettivi di rilevanza scientifica oltre che due monografie (Simone di Filippo detto “dei Crocifissi”. Pittura e devozione nel secondo Trecento bolognese, Padova, Il Poligrafo, 2018; L’Illustratore e la miniatura nei manoscritti universitari bolognesi del Trecento, Bologna, Bononia University Press, 2018). Insieme a Maria Alessandra Bilotta, ha curato un numero speciale della rivista scientifica open access Eikón/Imago (2023), dal titolo Imago, ius, religio. Religious Images in Illustrated Legal Manuscripts and Printed Books (9th-20th Centuries).

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/20697

Parole chiave:

manoscritti miniati, Decretum Gratiani, diritto canonico, monachesimo, canonici regolari

Abstract

Il Decretum Gratiani fu probabilmente composto a Bologna prima della metà del XII secolo e divenne rapidamente uno dei libri di testo più utilizzati nell'Europa occidentale medievale. Poco dopo il testo iniziò a essere miniato. Artefici laici professionisti, che presumibilmente lavoravano in connessione con le nascenti scuole di diritto urbane, hanno verosimilmente partecipato all'ideazione di questo nuovo libro miniato. Tuttavia, poiché l'opera di Graziano riguardava la legislazione della Chiesa, gli scriptoria ecclesiastici dovettero essere coinvolti. Questo articolo esamina le copie miniate chiaramente associate a specifiche comunità monastiche o canonicali per accertare eventuali caratteristiche comuni che le distinguano come Graziani “claustrali”.

Graziani "claustrali". I primi manoscritti miniati del Decretum Gratiani all'interno delle comunità di regolari

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