Il Miracolo del Crocifisso di Beirut del fiorentino Jacopo Coppi in San Salvatore a Bologna: architettura picta e tentativi per una nuova tolleranza ebraica nell’età di Paleotti

Autori

  • Valeria Rubbi

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/11850

Parole chiave:

Miracolo del Crocifisso di Beirut, Jacopo Coppi, architettura picta, ebrei, Gabriele Paleotti

Abstract

La pala di Jacopo Coppi, conservata presso la chiesa di San Salvatore a Bologna, rappresenta il Miracolo del Crocifisso di Beirut (1579), una rara iconografia che il pittore fiorentino inserisce all’interno di una complessa architettura picta. Lo studio ne riconsidera gli aspetti iconografici e stilistici attraverso i dati della più aggiornata letteratura artistica per leggerli in una nuova e diversa prospettiva che testimonia, inoltre, un’inaspettata politica di tolleranza verso gli ebrei in ambito paleottiano.

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Pubblicato

2020-12-09

Come citare

Rubbi, V. . (2020). Il Miracolo del Crocifisso di Beirut del fiorentino Jacopo Coppi in San Salvatore a Bologna: architettura picta e tentativi per una nuova tolleranza ebraica nell’età di Paleotti. INTRECCI d’arte, 9(9), 54–79. https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/11850

Fascicolo

Sezione

Articoli