ARTICOLO RITIRATO: Achille Maramotti: dalla filosofia dell'imprenditore al percorso delle scelte del collezionista

Autori

  • Chiara Pirozzi

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/6368

Parole chiave:

Collezione Maramotti, Achille Maramotti, Mario Diacono, Reggio Emilia, Collezionismo aziendale

Abstract

L’articolo analizza la figura di Achille Maramotti e i legami tra l’attività di imprenditore e la sua passione per l’arte e per il collezionismo contemporaneo: dalla volontà di esporre al pubblico la collezione privata all’interno dell’ex stabilimento Max Mara di Reggio Emilia alla creazione di una raccolta che fosse lo specchio delle sperimentazioni artistiche del suo tempo. Si analizzano i contributi critici nello sviluppo della Collezione Maramotti e in particolare il rapporto tra Achille Maramotti e Mario Diacono; quest’ultimo, come il collezionista emiliano, si pone come esperto e estimatore della pittura europea e americana della seconda metà del Novecento. Achille Maramotti e i suoi tre figli sono considerati tra i collezionisti più influenti al mondo, oltre a rappresentare un felice esempio di collezione d’arte contemporanea legata all’immagine e alla gestione aziendale; nel caso specifico alla maison di moda Max Mara.

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Pubblicato

2016-11-14

Come citare

Pirozzi, C. (2016). ARTICOLO RITIRATO: Achille Maramotti: dalla filosofia dell’imprenditore al percorso delle scelte del collezionista. INTRECCI d’arte, 5(5). https://doi.org/10.6092/issn.2240-7251/6368

Fascicolo

Sezione

Articoli